I curdi sono il prezzo dell'allargamento Nato
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Direttore: Alessandro Plateroti

I curdi sono il prezzo dell’allargamento Nato

bandiera svezia

Svezia e Finlandia accettano l’accordo con Erdogan a discapito dei curdi per entrare nell’alleanza atlantica.

Il ricatto di Erdogan ha avuto successo. La Turchia ha tolto il veto dall’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato perché i due paesi hanno accettato le condizioni, ovvero di non sostenere i curdi. Il sacrificio dei curdi in cambio dell’ombrello atlantico: questo era il patto posto da Ankara che Stoccolma e Helsinki hanno accettato.

Le trattative sono state lunghe e complesse e sono stati anche molti gli appelli dei curdi svedesi al governo di Stoccolma per non cedere alla disumanità chiesta da Erdogan. Ma i due paesi scandinavi, soprattutto Svezia hanno deciso di sacrificare i curdi, i loro interessi e la loro sicurezza cedendo alle condizioni del presidente turco. Ankara ha sfruttato il valore del veto come paese Nato per portare acqua al suo mulino, ovvero contro i curdi, la minoranza nei cui confronti nutre un odio inveterato.

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I curdi da anni lottano affinché venga riconosciuta la loro indipendenza ma Erdogan si oppone ferocemente. Svezia e Finlandia hanno accettato di non sostenere in nessun modo il Pkk il partito dei lavoratori del Kurdistan ritenuto organizzazione terroristica dalla Turchia ma anche da Usa e Unione europea. Lo stesso vale anche per il Ypg partito che ha combattuto l’Isis in Siria insieme all’Occidente, conosciuti come gli eroi di Kobane. Infine, verranno richieste 17 estradizioni di membri del Pkk responsabili del tentato golpe.

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Il tradimento di Stoccolma nei confronti dei curdi dà il via al massacro

“Questo è un tradimento del governo svedese, dei Paesi della Nato e di Stoltenberg che ingannano un intero gruppo che ha liberato se stesso e il mondo intero dall’immondizia”. Ha dichiarato la deputata svedese, Amineh Kakabaveh, una delle tante curde in Svezia. La deputata parla di un tradimento “della lotta delle donne, che la Svezia sostiene di sostenere”. Sono “migliaia di donne che si sono sacrificate per liberare il mondo da Daesh”, e che i loro diritti sono sostenuti con forza nel Rojava.

La storia dei curdi è piena di massacri e tradimenti. Anche questa volta sono stati traditi da due paesi considerati amici. Per anni li hanno ospitati ma al momento opportuno hanno deciso di mettere al sicuro da Putin la loro pelle e sacrificare la loro. Con questo accordo, infatti, i due paesi hanno dato il via libera a Erdogan a bombardare il nord della Siria dove ci sono i curdi nel Rojava. L’Occidente, come anche Svezia e Finlandia dovranno chiudere gli occhi davanti a questa invasione e questo ennesimo massacro, perché forse più lontano dai propri confini rispetto a quello degli ucraini.

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ultimo aggiornamento: 1 Luglio 2022 9:41

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